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Caseus Veneti 2020: Zaia taglia il nastro, la qualità trionfa nel primo grande evento post lockdown tutto è filato per il meglio

Padova, 27 settembre 2020 – Caseus Veneti è stato un successo. A tagliare il nastro della sedicesima edizione il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, con il presidente di Aprolav Terenzio Borga,

L’europarlamentare Mara Bizzotto, gli assessori all’agricoltura e al turismo della regione Veneto, Giuseppe Pan e Federico Caner assieme a Stefano Zannier Assessore all’agricoltura della regione Friuli-Venezia Giulia.

“Grazie a tutti gli allevatori, i malgari, gli operatori e tutti coloro i quali hanno lavorato – inizia così il Presidente Luca Zaia – sono contento che questo evento nutra tutto questo interesse, è una fiera del comparto lattiero caseario e quindi agricolo. L’agricoltura in veneto vale 6 miliardi di euro, è un tessuto produttivo fatto di piccolissime aziende, è fondamentale riconoscere il lavoro degli agricoltori. Questo evento deve crescere ancora di più. Tutti, sia al livello nazionale che internazionale, devono capire il valore delle produzioni venete”.

“Se gli allevatori sono bravi, se il nostro è un prodotto di pregio è perché c’è un popolo di produttori impegnati ogni giorno – inizia così l’intervento di Terenzio Borga, Presidente Aprolav – è necessario il supporto della politica, ma ancora più necessaria è l’educazione dei consumatori, soprattutto in un periodo come questo dove il comparto sta soffrendo gli strascichi del lockdown con Rallentamenti dettati principalmente dal canale Horeca che stenta a riprendere posizione”

Il primo grande evento regionale che si propone post lockdown ha incontrato fin dalle prime ore di domenica un pubblico ordinato, rispettoso e attento. Un’affluenza che ha superato ogni record e viene letta come un segnale forte che stimola e gratifica gli organizzatori e indica quanto i visitatori siano interessati all’appuntamento enogastronomico. Un’edizione segnata positivamente anche dalla forte vicinanza regionale che ha dichiarato la volontà di un impegno ulteriore per le prossime edizioni, soddisfatte inoltre le aziende produttrici presenti e gli sponsor grazie anche alla forte presenza di visitatori fuori regione.

Tutti sold out ancora prima del taglio del nastro i quarantacinque appuntamenti di degustazione, in mostra un vero e proprio ventaglio di alternative e specialità che partono dal comune denominatore formato da latte, caglio e sale e che si arricchiscono di tecniche di produzione, posizione geografica, stagionature e affinamento.

Una regione che trasforma il 58% del latte prodotto in formaggi Dop e che produce 4 milioni di forme di formaggio Dop ogni anno. Un patrimonio rappresentato dai 403 formaggi iscritti al Concorso, 49 dei quali premiati durante la cerimonia inaugurale come i più meritevoli, 38 produzioni casearie e 11 formaggi di fattoria (15 a Vicenza, 17 a Treviso, 7 a Verona, 3 a Belluno,4 a Padova e 3 a Venezia).